Questi giorni di Luglio stanno rappresentando fonte di ansia, inquietudine e per alcuni di noi vera disperazione per quanto sta accadendo a noi, ai nostri famigliari, amici e/o conoscenti che in qualche modo, chi più, chi meno, è stato colpito dall’ondata di maltempo causata dagli eventi atmosferici.
Conseguenze gravi a cose e persone.
Ma anche l’annullamento o l’impedimento a raggiungere luoghi di lavoro, la propria abitazione, i luoghi di vacanza. Danni alle infrastrutture, alle abitazioni, alla natura. La parola sconvolgimento rappresenta davvero ciò che stiamo vivendo. Un vero sconvolgimento.
Quali emozioni e stato d’animo scatena in noi questo stato di cose? Sappiamo riconoscerli? E oltre a riconoscerli sappiamo come trattarli? O scegliamo solo, e dico solo, di reagire e buttare nell’aria discorsi più o meno calibrati.
E’ di questo che abbiamo bisogno per voler bene alla nostra Vita?
Direi proprio di no. Non è di questo. Se va compreso e accolto un primo stato di amarezza, desolazione e anche rabbia, se possiamo riconoscere tutto il senso di IMPOTENZA che nasce nel contraccolpo a tanta devastazione subito dopo DOBBIAMO fare meglio, Lo dobbiamo come riconoscimento del Valore che possediamo. Siamo molto di più dello scoramento e della reazione altrettanto passiva e talvolta violenta. Siamo RISORSE.
Lo sappiamo di essere RISORSE ed è proprio quando serve che dobbiamo assumere la posizione EQUANIME, osservare e riconoscere tutta la nostra VULNERABILITA’, lasciarla uscire, lasciarla vivere, darne voce e subito dopo abbracciare la zappa e il badile e accettare di essere parte integrante degli accadimenti.
E di questo non ci ricordiamo mai abbastanza.
Se subito dopo un momento, più o meno profondo, di scoraggiamento possiamo alzare gli occhi, guardarci intorno ricogliendo tutto ciò che, nonostante tutto ci circonda, tutto ciò da cui siamo circondati, tutto ciò che è ancora li con noi e per noi, ecco che ogni nostra risorsa ci parla e ci indica che possiamo fare la nostra.
Possiamo perché ne abbiamo le capacità. Dobbiamo perché siamo ospiti e custodi di questa terra.
OSPITI e CUSTODI di questa terra.
Ieri mattino molto presto ho preso la mia bicicletta e con mio marito ho percorso 20 km circa all’interno di stradine di campagna vicine alla nostra abitazione. Il profumo del giorno che sorgeva, della fresca rugiada visibile al ciglio delle strade, dei doccioni in mezzo alla coltivazione di polenta che portavano fresco e il SILENZIO che regnava mi hanno regalato attimi di vera SERENITA’.
E ogni tanto questa pace veniva interrotta BRUSCAMENTE da autovetture che senza alcuna considerazione della strettezza della carreggiata e del LUOGO NATURALE che attraversavano sfrecciavano rischiando di investire noi e anche qualche assonnata lepre che ha corso con noi, dalla parte opposta, saltando veloce all’interno del campo all’accorgersi di tanto pericolo.
Cosa significa FARE OGNUNO LA PROPRIA BUONA AZIONE?
Significa mantenere SEMPRE o il più possibile le percezioni aperte. Aver cura della nostra consapevolezza. E Agire per il bene, partendo da ogni minima azione.
Occhi, cuore, sensi e un buon PENSARE che ci indirizzi alla CURA.
Credo che tutti possiamo farlo, dobbiamo allenarci a farlo e solo questo renderà i nostri cuori colmi di bellezza ed emozioni nutrienti….
Rosella